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George Soros to stake on cryptocurrency

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Nel gennaio del 2018, George Soros ha definito il Bitcoin come una bolla, con la convinzione che la prima criptovaluta non abbia portato un valore reale. Quello era un periodo difficile per il mercato cripto, caratterizzato da un trend tutto al ribasso.

Ma niente dura per sempre. Il 6 ottobre 2021, il Fondo di George Soros ha venduto azioni per entrare nel mercato cripto. Secondo Dawn Fitzpatrick, il responsabile degli investimenti del fondo, queste azioni hanno contribuito a far guadagnare al fondo $5 miliardi in poco tempo e che, allo stesso tempo, è molto importante seguire i nuovi trend.

“Non sono sicuro che il Bitcoin venga riconosciuto solamente come una copertura dell’inflazione. Esso ha ormai oltrepassato il confine verso il mainstream”, ha dichiarato Fitzpatrick sull’endorsement.

Il fondo non ha dichiarato la quantità di Bitcoin acquistati, ma la sola notizia ha spinto il mercato verso nuovi massimi storici. Il prezzo del Bitcoin è aumentato del 10%, raggiungendo i $55.526, avvicinandosi al suo valore massimo raggiunto. La capitalizzazione totale del mercato cripto ha superato i $2.35 miliardi, superando pure l’azienda più grande al mondo, ovvero la Apple.

Per quanto riguarda lo stesso George Soros, girano voci che il numero 92 nella classifica Forbes stia facendo trading di criptovalute già da diversi mesi. Il mercato cripto sta diventando così forte da convincere anche i più ferventi oppositori di questa innovazione economica che vedrà gli asset digitali sempre più rilevanti nel prossimo futuro.

Le prime tre posizioni della classifica delle aziende che possiedono più Bitcoin restano invariate: MicroStrategy (114.042 BTC), Tesla (38.300 BTC) e Galaxy Digital Holdings (14.932 BTC).

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